Nessuno te lo dice, forse per scaramanzia o per delicatezza, ma quando si rimane incinta esiste una percentuale, che varia molto a secondo di diversi fattori, di bimbi che non ce la fanno.
È un pensiero che gli ormoni aiutano a rimuovere ma poi quando succede è impossibile non farci i conti… se ne parla poco, come spesso accade per gli argomenti troppo dolorosi: non esistono parole giuste, parole appropriate, ma per chi come noi lavora quotidianamente con la sofferenza, è doveroso dar voce e spazio anche a questo dolore.
È il dolore di una mamma e di un papà che non arrivano a crescere il loro cucciolo. È una sofferenza che si può manifestare in forme anche molto diverse tra loro.
Proprio per questo il lavoro terapeutico dovrebbe essere indirizzato nel rendere legittime emozioni e sensazioni molto diverse tra loro ma tutte con uguale dignità di esistere ed essere espresse.
Accanto al dolore infatti possono insinuarsi vissuti di colpa, rabbia e frustrazione solo per citarne alcuni. Emozioni che possono spiazzare perché inattese o perché difficili da gestire.
Nostro compito è quello di dare significato a ciò che si prova e inserirlo in una storia che è unica e molto personale. Speriamo che non abbiate mai bisogno di noi per questo motivo, ma noi ci siamo.